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Si può comunicare moltissimo lasciando il corpo libero di esprimersi. Quando facciamo sesso, non stiamo soltanto lasciando libero sfogo ai nostri istinti, ma stiamo esprimendo la nostra vera natura nel modo più artistico che la stessa ci ha concesso.
Mi piace molto fare sesso con gli sconosciuti, anzi, oserei quasi dire che andare a letto con qualcuno è un ottimo modo per conoscerlo un po’ meglio, al pari di una chiacchierata bevendo caffè o una passeggiata in centro. Mi capita spesso, durante la giornata, di essere attratto da persone sconosciute: con la mente le tocco, le spoglio dei loro vestiti piano piano, le lecco osservando le loro reazioni, le vedo godere. Sento i loro odori, da vicino, e i loro sapori. Oggi è toccato a uno studente nuovo, visto a lezione. Niente di eccezionale, sguardo serio, capelli molto corti, occhiali e abbigliamento sportivo. Lo sento parlare con i suoi amici, voce profonda, baritonale, neppure eccessivamente sensuale. Uno come tanti, niente di eccezionale, ma sufficientemente concreto da suscitare la mia curiosità. Chissà se ha il petto peloso, se indossa mutande o boxer, chissà quanto spesso fa sesso e se è bravo a farlo, chissà se il suo cazzo è lungo o corto, dritto o storto, chissà che odore ha e che sapore sentirei leccandogli la cappella. Mi avvicino a lui, lo guardo e lo bacio. Tocco il suo corpo sotto i vestiti, accarezzo la sua schiena e lentamente sbottono i suoi jeans, lasciandolo in mutande davanti a tutti. Gli accarezzo l’uccello, lo scappello con la mano tirando indietro la pelle. Comincia timidamente a drizzarsi, lo incoraggio leccandolo e succhiandolo a fondo. è imbarazzato ma gli sta piacendo, è evidente, io comincio a sentirmi onnipotente per tutto il piacere che gli sto procurando. Lo invito a toccare me, gli dirigo una mano in mezzo alle mie gambe, le mie erezioni quasi istantanee non si fanno attendere spesso. Vorrà andare oltre? Forse lo spero. Sembra un ragazzo molto maschile, non faccio fatica a immaginarmi disteso a letto, chiappe all’aria, con lui sopra di me, avvinghiato al mio corpo, il suo cazzetto corto ma molto duro dentro e fuori. Lo sento gemere soddisfatto, finché l’orgasmo lo raggiunge e sborra, facendo venire anche me. Scopata soddisfacente ma ordinaria, con un ragazzo efficiente e tradizionale. Appagante, senza troppa fantasia. Guardandolo nudo, sudato e appagato, mi sento soddisfatto. “Piacere di aver fatto la tua conoscenza, come vedi sono un ragazzo passionale e porco, mi piace far godere i ragazzi, e farmi scopare da dietro. Se ti va prossima settimana possiamo combinare un pomeriggio da me, ti offro un caffè e poi ti faccio un pompino con ingoio. Che ne dici?”